Silvano Redondi e il 2020 targato GS Pero. Con uno sguardo al futuro…

Un anno anomalo, anche per chi ama lo sport, vissuto tra paure e speranze. Tra i nostri mister c’è chi, almeno calcisticamente parlando, è riuscito a tagliare un importante traguardo portando la prima squadra in Seconda Categoria.

Mister Silvano Redondi, come hai vissuto il 2020 in chiave Gs Pero?

Calcisticamente parlando, il 2020 è stato un anno a due facce. Una positiva, rappresentata dalla promozione in Seconda Categoria; l’altra negativa, rappresentata da questa maledetta pandemia, con la doppia interruzione del campionato. Praticamente in questo 2020 abbiamo giocato soltanto una decina di gare ufficiali, tra Campionato e Coppa, troppo poche. 

Quali sono le difficoltà di una stagione simile?

Non aver avuto la possibilità di allenarci in maniera continuativa. Troppi mesi di interruzione, inoltre non abbiamo certezze per il futuro. Non sappiamo ancora quando potremo riprendere gli allenamenti in maniera collettiva; ed una volta ripresi gli allenamenti, dopo quanto ripartirà il campionato? Diventa difficile anche programmare il lavoro da svolgere, con carichi che preservino i ragazzi da infortuni muscolari. Bisognerà trovare il giusto equilibrio, senza strafare ma impegnandoci al massimo per recuperare il tempo perduto. 

Cosa hai chiesto alla squadra in questi mesi di pausa forzata?

Ai ragazzi ho chiesto di non mollare, sia a livello fisico che a livello psicologico. Mi sono raccomandato con loro di continuare ad allenarsi a livello individuale, in modo da ritrovarli con una condizione atletica e mentale accettabile alla ripresa degli allenamenti di squadra. Ho anche consigliato loro di non eccedere a tavola, per non avere poi troppi chili da smaltire dopo la sosta.

Si dovesse tornare in campo a febbraio, che campionato sarà?

Comunque vada, sarà un campionato anomalo, siamo rimasti fermi troppi mesi, con la prima interruzione e poi con la seconda. Qualche ragazzo sarà super motivato, qualcun altro si sarà rilassato troppo, farà fatica a rimettersi in forma ed a ritrovare le giuste motivazioni. Qualcuno, visto il perdurare del blocco, avrà perso la voglia di sacrificarsi e deciso di smettere. Qualche squadra faticherà più delle altre ad entrare in forma, quindi sarà importante farsi trovare pronti e partire col piede giusto, soprattutto se il campionato (come si dice) sarà a girone unico.

Giusto ripartire secondo te, ed a quali condizioni?

Secondo me è giusto ripartire a febbraio, a metà mese o alla fine mese, vedremo; ma solo se lo si potrà fare in tutta sicurezza. Speriamo che la curva dei contagi nel frattempo si abbassi e che non si verifichi una nuova ondata dopo le Feste. 

Quale formula secondo te è la più giusta per garantire la regolarità del campionato?

So che sarà difficilmente attuabile, ma per garantire la regolarità del campionato sarebbe giusto completare sia il girone d’andata sia quello di ritorno, magari giocando qualche turno infrasettimanale e posticipando la fine del campionato stesso. Con un girone di sola andata, sarà svantaggiato chi dovrà affrontare le squadre più forti fuori casa, mentre qualcun altro le affronterà in casa con il vantaggio del fattore campo. C’è chi ha il campo sintetico, chi in erba naturale, chi ha il campo corto e stretto, chi lungo e largo; troppe variabili, sarebbe giusto avere la possibilità di affrontare gli avversari sia in casa sia in trasferta, per avere pari opportunità. Speriamo comunque di riprendere, con qualsiasi formula decidano, sentiamo troppo la mancanza del campo.